Sabra e Chatila

lungo le strade distrutte
i muri sono sferzati
dal sangue degli innocenti

gli occhi vuoti dei bambini
il pianto di donne in nero
nel fumo acre urla di pietra

lacrime asciutte colano
su pezzi di corpi sparsi
sulla terra esplosa d’odio

e la corsa di sirene
che raccolgono brandelli
è una lotta per la vita

non c’è gloria in questo israele
ne memoria ne giustizia

ti sei scambiata la parte
con Golyat truce filisteo
e sul candelabro d’oro
di Davide ardi la fionda

l’assurda metamorfosi
d’una stella con sei punte
è l’amnesia imperialista
in una croce uncinata

israele le mani giunte
colme del sangue versato
un calice che trabocca
veleno della menzogna
di una ragione malata

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